Pare, e sottolineamo pare, che TIM abbia deciso di eliminare l’adeguamento dei prezzi legati all’inflazione. Prevista per il 2024, l’abbandono della cosiddetta clausola ISTAT da parte dell’operatore sembra essere una reazione tardiva alle crescenti critiche dei consumatori, anche sulla nostra community.
Contenuti di questo post
Sparita la clausola Istat
La rimozione della clausola ISTAT è anche dal sito ufficiale di TIM e sembra riflettere un tentativo dell’azienda di placare l’insoddisfazione dei clienti. La decisione arriva in un momento in cui tantissimi utenti hanno espresso forte insoddisfazione per l’ennesimo rincaro molto poco trasparente, poiché il meccanismo creava un’automatica indicizzazione delle tariffe agli indici di inflazione.
Insomma Tim ha ceduto alle pressioni dei consumatori? L’ex monopolista ha in effetti per il momento altre priorità e la minaccia di una fuga massiva dei clienti, questa volta, era davvero dietro l’angolo. Ma in apertura post abbiamo utilizzato la parola “pare”, perché la sparizione dei riferimenti all’adeguamento delle tariffe TIM legate all’inflazione non è la prova certa che TIM abbia desistito da questo progetto. Non è escluso quindi che l’operatore più avanti ci riprovi, forte peraltro di un parere favorevole (aggiustato con diversi correttivi) dell’AGCOM.
Potete restare aggiornati con le news su tariffe, telefonia mobile e fibra qui su SuperTariffa.it, unendovi ai nostri Canali su Telegram e su WhatsApp. Qui sotto vi riepiloghiamo tutti i canali per seguirci.
Come seguire SuperTariffa.it
- Canale Principale NOTIZIE TOP: Telegram | WhatsApp
- Sei cliente Vodafone o Ho? Ricevi aggiornamenti su Telegram | WhatsApp
- Sei cliente Iliad? Ricevi aggiornamenti su Telegram | WhatsApp
- Sei cliente Wind3 o Very? Ricevi aggiornamenti su Telegram | WhatsApp
- Sei cliente Sky o Dazn? Ricevi aggiornamenti su Telegram | WhatsApp
Serie A TIM
Non si chiamerà più Serie A TIM! La Serie A, cuore pulsante del calcio italiano, inaugura un nuovo capitolo nella sua storia con l’ingresso di Enilive, branca di Eni focalizzata sulla mobilità sostenibile, come nuovo title sponsor. Dopo un quarto di secolo di partnership con Tim, il massimo campionato italiano si appresta a vivere una rivoluzione simbolica e pratica, sottolineando l’impegno verso l’innovazione e la sostenibilità.
A partire dalla stagione 2024/25, e per le successive tre stagioni, il titolo della Serie A sarà legato a Enilive. Non solo un cambio di denominazione ma un impegno concreto verso la promozione di una mobilità più verde e responsabile. Con un ventaglio di offerte che spaziano dai biocarburanti alle ricariche elettriche, passando per il car sharing Enjoy, Enilive punta a rivoluzionare il modo in cui tifosi e squadre si muovono e interagiscono con il mondo del calcio.
La partnership è valutata in circa 22 milioni di euro annui, evidenziando un incremento del 17% rispetto alla precedente intesa con Tim.
Ma che è Enilive
Ma in tanti in queste ore state chiedendo: cosa è Enilive? Di cosa si occupa questo brand?
Enilive è la divisione di Eni focalizzata sulla mobilità eco-sostenibile che gestisce una vasta rete di oltre 5.000 punti vendita in Europa, con oltre 4.000 ubicazioni in Italia, raggiungendo ogni giorno più di 1,5 milioni di utenti.
Questa azienda si distingue per il suo impegno nelle attività di bioraffinazione, produzione di biometano, sviluppo di soluzioni innovative per la smart mobility, inclusa l’opzione di car sharing Enjoy, e nella fornitura di una varietà di fonti energetiche per la mobilità, disponibili presso le sue stazioni Enilive sparse per l’Europa.
La sua gamma di prodotti include carburanti biogenici, bio-GPL, biometano, oltre a proposte di idrogeno e soluzioni elettriche, ma anche bitumi, lubrificanti e combustibili, prodotti in vari stabilimenti. Tra questi, spiccano le bioraffinerie di Venezia e Gela, la bioraffineria St. Bernard Renewables LLC (una joint venture al 50%) in Louisiana (USA), 22 impianti di produzione di biometano in Italia, e i progetti in esame per due nuove bioraffinerie a Livorno e a Pengerang (Malesia). Enilive opera sotto il controllo diretto di Eni, che possiede la totalità del suo capitale sociale.
L’operato di Enilive è in linea con la strategia di Eni, che mira alla costituzione di entità aziendali specializzate nello sfruttare le opportunità di crescita offerte dalla transizione energetica. In collaborazione con Plenitude, Enilive si posiziona come uno dei pilastri strategici di Eni nel percorso verso la riduzione delle emissioni. Enilive è interamente posseduta da Eni.