A quelli di Netflix non piaceva la pubblicità, ma alla fine pare che abbiano preso gusto. Lontani i tempi nei quali Reed Hasting prometteva che la pubblicità non sarebbe mai arrivata. La piattaforma, originariamente contraria agli spot nei contenuti, ha registrato nel terzo trimestre del 2023 una crescita degli abbonamenti e un successo importante proprio per il piano base con pubblicità. Ora si dice che Netflix punti alla semplificazione totale a livello globale e nel 2024 potrebbe attuare un escamotage piuttosto invasivo per moltiplicare gli utenti che guardano gli spot. Ecco quale.
L’idea è avere una piattaforma sempre più generalista, con sport ed eventi in streaming, che si mantenga diversificata con proventi dagli abbonamenti e dalle pubblicità. Questa è la direzione presa da molte piattaforme, incluse quelle ancora in fase di sviluppo. Ad esempio, è stato annunciato che la piattaforma che ospiterà le partite della futura e chiacchierata Super League di calcio (Unify) sarà totalmente gratuita e basata su annunci pubblicitari personalizzati. Netflix vuole quindi aumentare i proventi dagli spot, ma per farlo dovrà indirizzare, in modo più o meno forzato, milioni di abbonati verso il profilo base con ads.
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Due soli profili tariffari per Netflix
Per fare ciò, potrebbe semplificare la disponibilità di profili tariffari, lasciandone solo due: uno ancora più costoso e superpremium, privo di pubblicità, e un profilo dal sapore più popolare, con un costo minore e più inserzioni pubblicitarie all’interno dell’ampio catalogo di Netflix.
Il 2024 della piattaforma potrebbe quindi vedere nuovi aumenti per sostenere l’enorme macchina dell’intrattenimento globale che altrimenti rischierebbe di incepparsi. Ovviamente, ci interessa sapere cosa ne pensate voi: fareste l’abbonamento senza pubblicità, anche se costasse di più, o scegliereste di accontentarvi e abituarvi a guardare gli spot prima della vostra serie preferita?